Com’è natologo_autismo
La costituzione dello Sportello per l’autismo della Città Metropolitana di Venezia ha preso avvio dalla Nota Ministeriale 435/2015 e dal finanziamento di cui all’art. 1 comma 2 per “interventi di potenziamento dell'offerta formativa a favore dei CTS - Centri Territoriali di Supporto ed in particolare allo svolgimento di progetti volti a sostenere l'integrazione scolastica di alunni e studenti con autismo, con l'attivazione di specifici "sportelli" di consulenza per le scuole facenti capo agli stessi CTS”. Con la collaborazione dei Centri Territoriali per l’Inclusione scolastica sono state individuate otto docenti, che nel corso dell’a.s. 2015/2016 hanno condotto una prima ricognizione delle risorse presenti sul territorio e delineato i possibili sviluppi per la realizzazione dello Sportello. L’anno successivo 2016/2017 un gruppo più ampio di docenti (circa venti, provenienti da scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale) hanno avviato un percorso di formazione e di riflessione sulle proprie conoscenze, competenze ed esperienze professionali, al fine di maturare gli strumenti necessari per offrire supporto ai processi di inclusione scolastica di alunni interessati da disturbi dello spettro autistico. Durante questa fase sono state avviate in via sperimentale, anche le prime esperienze di supporto, grazie alla preziosa collaborazione di docenti, genitori, operatori e dirigenti scolastici.
Il prossimo anno scolastico 2017/2018, parallelamente all’avvio del servizio, continuerà l’attività di formazione e confronto del gruppo dei docenti operatori dello Sportello, con l’obiettivo di garantire una loro capillare presenza nel territorio locale.

A chi è rivolto il servizio e cosa promuove
Il servizio dello Sportello è rivolto a docenti, genitori, operatori OSS e specialisti di settore coinvolti nei processi educativi e didattici di alunni con disturbi dello spettro autistico, in un’ ottica di sinergia e reciproca collaborazione. L’intervento di supporto si configura come un percorso di accompagnamento in una relazione di Pear-to-Pear e di Pear-Teaching, per individuare ed attivare risorse facilitanti presenti nei contesti di vita degli alunni e per limitare le conseguenze di eventuali fattori ostacolanti presenti.

Che cosa offre
L’attività dello Sportello si articola in due ambiti di intervento: 

  • momenti di incontro con team docenti, genitori, OSS, specialisti, operatori per il supporto a situazioni specifiche;
  • iniziative di formazione e di diffusione di buone pratiche.

Attraverso entrambe queste attività lo Sportello persegue l’obiettivo di:

  •  Favorire una comunicazione funzionale tra le agenzie educative coinvolte (scuola, famiglia, enti …);
  •  Supportare i team docenti nell’individuazione delle risorse scolastiche attivabili
  •  Offrire spunti di carattere didattico e metodologico per rendere più efficaci i progetti educativi individualizzati e la didattica inclusiva generalizzata
  •  Organizzare momenti di formazione specifica e di confronto professionale sui Disturbi dello Spettro Autistico, sulla base delle Linee Guida dell’Istituto Superiore della Sanità n.21 in materia di “Trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico nei bambini e negli adolescenti”
  •  Permettere la diffusione di informazioni, materiali e buone pratiche attraverso la condivisione tramite sito ed eventi formativi ad ampio respiro.

Come si accede e come funziona
La prima richiesta di contatto può essere presentata da docenti, genitori o dirigenti scolastici attraverso una comunicazione via e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., a seguito della quale vengono definiti gli elementi specifici della richiesta, gli interlocutori da coinvolgere e le iniziative più opportune da attivare.
La formalizzazione della richiesta segue un iter definito, attraverso l’inoltro di modulistica specifica che, nella tutela della privacy degli alunni, permette l’acquisizione di una descrizione sintetica della situazione, l’esplicitazione dei motivi della richiesta di supporto, la garanzia di legittimità della stessa rispetto alla responsabilità dei genitori o degli esercenti la patria potestà e dei dirigenti scolastici.
L’attività di supporto viene svolta in linea di principio presso la scuola di appartenenza, cercando di favorire il più possibile la presenza di tutti gli interlocutori coinvolti; la conduzione del colloquio è affidata a due docenti operatori dello Sportello su incarico del CTS di Venezia. Nell’ambito del primo incontro viene di solito definita la tempistica dei momenti successivi di monitoraggio e verifica.